Nuova Riveduta:

Genesi 24:29

Rebecca aveva un fratello chiamato Labano. Labano corse fuori da quell'uomo alla sorgente.

C.E.I.:

Genesi 24:29

Ora Rebecca aveva un fratello chiamato Làbano e Làbano corse fuori da quell'uomo al pozzo.

Nuova Diodati:

Genesi 24:29

Il servo ricevuto da Labano e da Betuel
Or Rebecca aveva un fratello chiamato Labano. E Labano corse fuori da quell'uomo alla fonte.

Riveduta 2020:

Genesi 24:29

Il servo ricevuto da Labano e da Betuel
Rebecca aveva un fratello chiamato Labano. E Labano corse fuori verso quell'uomo alla sorgente.

La Parola è Vita:

Genesi 24:29

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Genesi 24:29

Il servo ricevuto da Labano e da Bethuel
Or Rebecca aveva un fratello chiamato Labano. E Labano corse fuori da quell'uomo alla sorgente.

Ricciotti:

Genesi 24:29

Ora Rebecca aveva un fratello di nome Labano, il quale subito uscì, incontro a quell'uomo dov'era la fonte.

Tintori:

Genesi 24:29

Rebecca aveva un fratello chiamato Labano, il quale corse in fretta da quell'uomo alla fonte.

Martini:

Genesi 24:29

Or Rebecca avea un fratello chiamato Laban, il quale andò in fretta a trovar l'uomo, dov'era la fontana.

Diodati:

Genesi 24:29

Or Rebecca avea un fratello, il cui nome era Labano; costui corse fuori a quell'uomo, alla fonte.

Commentario abbreviato:

Genesi 24:29

Versetti 29-53

La preparazione del matrimonio tra Isacco e Rebecca è stato dettagliatamente descritta. Notiamo la provvidenza di Dio negli eventi comuni della vita umana e nell'esercizio della prudenza e delle altre grazie. Labano parlò al servo di Abraamo, ma non lo fece finché egli non vide l'orecchino e il braccialetto nelle mani di sua sorella. Conosciamo il carattere di Labano, la sua condotta successiva e si può pensare che egli lo abbia generosamente intrattenuto perché sperava di potere essere da lui ben ricompensato. Il servo era intento però nello svolgimento dei suoi compiti. Sebbene fosse in viaggio e capitato in una casa ospitale, egli non avrebbe mangiato finché non avesse terminato il suo compito. Lavorare per il raggiungimento di fini onesti e santi, sia per Dio che per gli uomini, dovrebbe essere da noi preferito al cibo: la carne e la bevanda del nostro Salvatore furono fare la volontà di Dio, Giov. 4:34. Il servo riferì a Labano il compito che il suo padrone gli aveva affidato e le motivazioni e collegando quel che era avvenuto alla ulteriore proposta vide la dimostrazione del dito di Dio in esso. Quegli eventi che possono sembrarci frutto di una scelta, del caso o della fortuna, non accadono senza Dio. Questo non ci impedisce, ma anzi piuttosto ci incoraggia ad usare tutti i mezzi leciti per raggiungere i nostri buoni fini. Essi liberamente e allegramente condivisero la proposta e ogni cosa risulta essere buona quando proviene dal Signore. Il servo di Abramo riconobbe con gratitudine il buon successo che egli aveva ottenuto. Egli era un uomo umile e gli umili non si vergognano in tutte le situazioni della vita che possono accadere. Tutte le nostre preoccupazioni temporali sono dolci se viste alla luce della fede.

Riferimenti incrociati:

Genesi 24:29

Ge 24:55,60; 29:5

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